Asco: il deejay che unisce musica classica e techno con “Symphony of Caos”
Asco, al secolo Alessandro Xiueref, è un artista innovativo che ha saputo mescolare l’arte della musica elettronica con quella della direzione orchestrale. Il suo progetto “Symphony of Caos” ha catturato l’attenzione del pubblico internazionale, unendo sonorità techno a melodie classiche e presentando spettacoli visivi mozzafiato. La sua prossima esibizione al Fabrique di Milano rappresenta un’importante tappa del suo percorso artistico, in cui si esibirà con 23 musicisti e un coro di rinomata fama.
La nascita di un’idea rivoluzionaria
Asco racconta le origini della sua idea di combinare musiche da orchestra con sonorità elettroniche. Ispirato da Armin Van Buuren, che ha intrapreso per primo questo percorso musicale, Asco ha cercato di rispondere alla crisi imposta dalla pandemia di Covid con un progetto che sfidasse il normale concetto di concerti. L’idea di realizzare uno show che potesse celebrare la vita e la riapertura delle attività gli è venuta in collaborazione con il sindaco di Ascoli Piceno, la sua città natale, portando alla luce un sogno che lo accompagnava da tempo. La decisione di integrare un brano orchestrale già scelto per una campagna di GoPro ha dato la spinta necessaria per far nascere un progetto che, pur essendo all’inizio caotico, ha dimostrato di evolversi nel corso del tempo e di rimanere attuale.
Cos’è “Symphony of Caos”?
“Symphony of Caos” è per Asco la massima espressione della sua evoluzione artistica. Fin dall’infanzia, la sua passione per la musica abbraccia generi diversi, spaziando dalla musica classica agli Slipknot, fino ad arrivare ai generi dance, pop e house. Questa ricca esperienza ha fornito una solida base per la sua attività di produttore e dj, permettendogli di confrontarsi con vari stili e di comprendere le reazioni del pubblico in festival di tutto il mondo. “Symphony of Caos” non è solo un titolo, ma un modo per collegare tutti i punti del suo percorso artistico in un’unica esibizione.
L’incontro di due mondi musicali
Quando si parla di unione tra generi apparentemente distanti, Asco evidenzia come per lui sia tutto molto naturale. Anche se la musica classica e la techno possono sembrare mondi lontani, l’artista percepisce un filo conduttore tra le due. Quando compone, immagina già quale sviluppo il brano avrà in chiave techno o classica. Questo approccio creativo gli permette di remixare la musica, fondendo ritmi moderni con melodie più tradizionali, dando vita a una vera e propria contaminazione.
La preparazione dietro “Symphony of Caos”
La realizzazione di un progetto ambizioso come “Symphony of Caos” richiede una preparazione accurata e un’ottima organizzazione. Asco sottolinea l’importanza del team che sta dietro a queste produzioni, che include orchestratori e musicisti che collaborano per dare vita a ogni singolo spettacolo. Oltre alle scritture orchestrali, mi parla anche del mixaggio e del mastering, elementi chiave per garantire la qualità audio finale. Con l’esperienza accumulata negli anni, il processo di produzione è diventato più fluido, anche se le sfide non mancano, specialmente quando Asco decide di apportare modifiche all’ultimo minuto. La coordinazione tra le varie parti coinvolte è essenziale per raggiungere un risultato finale che può coinvolgere e sorprendere il pubblico.
L’evoluzione della musica e il legame con le radici
Il panorama musicale è cambiato notevolmente nel tempo, passando da dominanti sonorità dance a tendenze come la trap. Asco mostra un atteggiamento aperto nei confronti di questi cambiamenti, apprezzando la varietà e l’evoluzione della musica nel tempo. La sua continua ricerca di generi che facciano ballare e divertire il pubblico è la sua priorità, indipendentemente dal tipo di sonorità. L’artista si distingue in un contesto musicale in continua evoluzione, trovando un proprio spazio caratterizzato da una gamma di stili musicali ampia.
Un forte legame con Ascoli Piceno e il futuro della musica elettronica
Nato e cresciuto ad Ascoli Piceno, Asco sente un particolare legame con la sua città natale. Essere un rappresentante della musica elettronica per la sua comunità lo motiva e lo riempie di orgoglio. Nonostante l’industria musicale italiana si concentri prevalentemente a Milano e Torino, Asco è convinto che anche le realtà più piccole possano farsi notare. Il suo obiettivo è superare qualsiasi pregiudizio e offrire una proposta musicale che abbatta le barriere tra i generi, avvicinando il pubblico a esperienze musicali uniche.
Prospettive future e progetti di espansione
Dopo il concerto di Milano, Asco ha in programma di annunciare un tour estivo che toccherà venue più grandi, approfittando dell’interesse dimostrato dal pubblico. Non si esclude la possibilità di esibizioni nei palazzetti e in location capaci di ospitare un numero maggiore di persone. Con ambizioni di espansione a livello globale, il suo obiettivo è costruire un progetto continuativo che potrà integrare anche date internazionali e un contesto musicale più ampio.
Un’anticipazione da non perdere
Riguardo la scaletta del concerto di domenica, Asco promette una selezione variegata, che includerà classici della musica elettronica, brani orchestrali reinterpretati e delle vere e proprie chicche. Sarà l’occasione per presentare un inedito, un progetto a cui tiene particolarmente, rendendo lo spettacolo ancora più atteso dal pubblico. La combinazione di sorprese musicali e l’energia che contraddistingue il suo lavoro promettono un’esperienza memorabile per tutti i presenti.