Come rateizzare le cartelle esattoriali: la procedura e i dettagli
Le cartelle esattoriali sono la spina nel fianco di molti contribuenti. Per fortuna l’Agenzia delle Entrate concede la rateizzazione
Imposte sul reddito, multe stradali, contributi previdenziali, tasse locali, di qualunque natura siano le cartelle esattoriali vanno estinte per non incorrere nell’aumento del debito stesso a causa degli interessi di mora, nei fermi amministrativi, nell’ipoteca o nei pignoramenti.
Le cartelle esattoriali sono, quindi, uno strumento con cui lo Stato o altri enti pubblici recuperano crediti non pagati dai cittadini o dalle imprese, ma non sempre i cittadini che si trovano in debito riescono a versare le somme richieste.
La rateizzazione delle cartelle esattoriali è un’opzione disponibile per i contribuenti che si trovano in difficoltà economiche e non riescono a pagare l’intero importo in un’unica soluzione. Ma qual è la procedura per ottenerla?
Chi può richiedere la rateizzazione della cartella esattoriale
La possibilità di rateizzare le cartelle esattoriali rappresenta un’importante agevolazione per i contribuenti in difficoltà economica. Tale opzione, disciplinata dall’articolo 19 del Dpr 600/1973, consente di suddividere il pagamento delle somme iscritte a ruolo in rate mensili, facilitando la gestione del debito fiscale.
Il contribuente che si trova in una temporanea situazione di difficoltà economica può rivolgersi all’Agenzia delle Entrate-Riscossione per chiedere una dilazione del pagamento. Questa richiesta può essere presentata se si verificano condizioni che impediscono il saldo dell’importo in un’unica soluzione, come una crisi di liquidità o problemi finanziari temporanei.
Per debiti fino a 120.000 euro, la procedura è semplificata: il contribuente può richiedere la rateizzazione direttamente online, attraverso il servizio “Rateizza adesso” disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. L’accesso a questo servizio avviene tramite l’area riservata del portale, dove il contribuente può gestire autonomamente la sua posizione e seguire l’iter per la dilazione.
Nel caso in cui il debito superi i 120.000 euro, il contribuente dovrà presentare una documentazione aggiuntiva che certifichi la sua difficoltà economica. È richiesto di dimostrare l’impossibilità di far fronte all’intero pagamento senza compromettere la propria situazione finanziaria. In questo scenario, la richiesta deve essere corredata da modelli specifici, che possono essere inviati tramite posta elettronica certificata* (PEC), seguendo le indicazioni riportate nei moduli stessi.
Il piano di rateizzazione può prevedere fino a 72 rate mensili, con la possibilità di scegliere un importo fisso per ogni rata. Questa modalità consente di suddividere il pagamento del debito su un periodo massimo di sei anni, evitando un peso eccessivo sul bilancio familiare o aziendale. È importante ricordare che le somme iscritte a ruolo soggette a rateizzazione non includono i diritti di notifica.