INFORMATICA

DeepSeek fa impazzire la borsa cinese: l’IA low cost provoca entusiasmo tra i titoli tecnologici

L’arrivo di DeepSeek nel panorama delle intelligenze artificiali sta creando un grande fermento nei mercati finanziari cinesi e, più in generale, nell’industria tech. Con il suo nuovo modello economico di IA, denominato R1, la startup di Hangzhou ha attirato l’attenzione di investitori e aziende, innescando un boom che ha raggiunto anche Wall Street. L’R1 si sta dimostrando in grado di competere con ChatGPT, nonostante le sfide rappresentate dalle restrizioni americane relativi ai semiconduttori cruciali per lo sviluppo delle tecnologie artificiali.

La corsa all’integrazione tecnologica

Nel giro di pochi giorni, diverse aziende cinesi si sono affrettate ad adottare le soluzioni offerte da DeepSeek. Otto importanti case automobilistiche, tra cui il gigante delle auto elettriche BYD, si sono mosse rapidamente per integrare l’R1 nei propri veicoli. Le aziende attive nel campo della finanza e delle telecomunicazioni, inclusi colossi come Alibaba e Huawei, hanno esaminato con interesse le potenzialità di questa tecnologia, vedendo in essa un’opportunità per migliorare la competizione sul mercato.

Nel settore automobilistico, l’adozione dell’IA è percepita come una chiave per potenziare le capacità della guida autonoma, facilitando la comprensione dei comandi e delle intenzioni del guidatore. Le aziende di cloud computing e i principali operatori telematici cinesi, come Tencent e Baidu, hanno iniziato a implementare l’intelligenza artificiale nei loro servizi, esprimendo fiducia nel futuro delle collaborazioni con DeepSeek. Questa sinergia non solo alimenta le vendite, ma crea anche un circolo virtuoso di innovazione.

L’impatto sui mercati cinesi

Il vento favorevole generato da DeepSeek ha avuto un riflesso immediato sui mercati, con un significativo incremento nei titoli legati all’intelligenza artificiale, registrando un incremento del 15% dall’inizio dell’anno, secondo stime di UBS. Questo risultato ha superato la performance del più ampio indice MSCI China, il quale ha visto un guadagno del 9%. Anche la Borsa di Hong Kong ha beneficiato di questo slancio, raggiungendo i massimi di cinque mesi, sostenuta dalla notizia della partnership tra Alibaba e Apple per l’integrazione dell’IA negli smartphone, rendendo l’offerta ancora più competitiva nel mercato che detiene il primato mondiale.

La crescita di DeepSeek è trainata da un approccio open source, che permette a utenti privati e aziende di scaricare e adattare il software secondo le proprie necessità. Questo contrasto con ChatGPT, che non è facilmente accessibile in Cina, ha reso DeepSeek una scelta popolare, in quanto ha scardinato il concetto che le tecnologie di intelligenza artificiale siano appannaggio solamente delle grandi corporation. Molti utenti hanno mostrato su piattaforme social come eseguire R1 su un Mac mini, portando a un’impennata nelle vendite di questi dispositivi.

Accessibilità e futuro dell’IA in Cina

L’aspetto economico di DeepSeek non è trascurabile: il modello low cost sta costringendo i competitors a rivedere le proprie politiche di prezzo. Secondo previsioni recenti, il costo medio per l’accesso a un modello di intelligenza artificiale generativa potrebbe ridursi a meno dell’1% dell’attuale media entro il 2027. Si stima che entro il 2029, il 60% delle aziende cinesi integrerà forme di intelligenza artificiale nei propri prodotti e servizi principali, potenziando così la crescita dei ricavi.

Questi sviluppi stanno aprendo a nuove opportunità e sfide, non solo nel panorama nazionale, ma anche su scala globale. Le innovazioni portate da DeepSeek potrebbero ridefinire il modo in cui l’intelligenza artificiale viene percepita e utilizzata, rendendola accessibile a un numero maggiore di utenti e operatori, cambiando così l’ecosistema tecnologico per gli anni a venire.

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