A Milano, sono in corso le indagini sulle violenze sessuali occorse durante la notte di Capodanno. Un episodio che ha suscitato un forte allarme sociale, richiamando l’attenzione su molestie collettive avvenute in piazza Duomo. Gli inquirenti oggi ascolteranno, come testimoni, una donna emiliana e suo marito, entrambi coinvolti nella stessa inquietante vicenda. Questi eventi, controversi e preoccupanti, riportano alla mente situazioni analoghe vissute tre anni fa.
La donna emiliana, secondo quanto riferito, sarebbe stata assalita da un gruppo di ragazzi, descritto come un “muro umano“. Fortunatamente, suo marito è intervenuto in tempo, riuscendo a estrarla dalla situazione prima che le cose potessero degenerare ulteriormente. Questo episodio non è isolato poiché altre donne hanno segnalato situazioni simili quella notte. Gli investigatori della Squadra mobile sono al lavoro su almeno cinque casi distinti, alcuni dei quali coinvolgono più vittime contemporaneamente.
Il modus operandi degli aggressori è stato definito da alcuni testimoni come parte di un gioco di gruppo noto come “tahrrush game“, un termine che si riferisce a dinamiche di molestie sessuali in scenari affollati. Questo sistema di attacco seriale ha l’obiettivo di disorientare le donne, creando situazioni in cui possono facilmente essere accerchiate e molestate. Le forze dell’ordine, sotto la direzione della procuratrice aggiunta Letizia Mannella e della pm Alessia Menegazzo, stanno cercando di fare chiarezza e identificare i colpevoli.
Le indagini si sono avvalse della testimonianza di una studentessa belga, la quale è stata la prima a rendere pubblici i fatti attraverso i media. La giovane, presente alla serata con un gruppo di amici, ha raccontato di molestie subite a pochi passi dal Duomo e dall’imbocco della Galleria. In aggiunta, altre segnalazioni sono arrivate da due donne italiane e una giovane inglese, la quale ha presentato la denuncia direttamente dal Regno Unito. Queste testimonianze stanno contribuendo a delineare un quadro sempre più complesso e inquietante di ciò che è accaduto.
Gli investigatori stanno raccogliendo informazioni cruciali e continuano a invitare eventuali altre vittime e testimoni a farsi avanti. L’intenzione delle autorità è di ascoltare le esperienze delle persone coinvolte e creare un contesto chiaro per procedere con le indagini. Questa fase di audizioni, non solo di oggi ma anche dei prossimi giorni, sarà centrale per garantire giustizia alle vittime e portare alla luce gli autori di queste gravi violenze.
Le audizioni che iniziano oggi rappresentano solo una parte del lavoro da svolgere. Gli inquirenti hanno previsto ulteriori ascolti per ottenere un quadro più dettagliato degli eventi. Attualmente, il focus rimane sull’individuazione dei responsabili, in modo da poter assicurare alla giustizia chi si è reso colpevole di atti così violenti e inaccettabili. Il coinvolgimento di esperti e di diverse forze dell’ordine è cruciale in questa fase, per procedere in modo metodico con una strategia ben definita.
Il caso di Milano ha sollevato un dibattito più ampio riguardo la sicurezza nelle manifestazioni pubbliche, specialmente in contesti affollati come le festività. È un richiamo alla riflessione e all’azione da parte delle autorità e della società intera, affinché simili episodi non si ripetano più in futuro.