Le vecchie musicassette non sono solo un ricordo. Alcune valgono una vera fortuna e se pensate di averle è tempo di tirarle fuori dagli scatoloni della soffitta.
Per alcuni può sembrare un oggetto oramai sepolto nella notte dei tempi ma, in virtù di uno di quegli strani giochi della memoria, per altri sembra solo ieri quando le musicassette invadevano i vani portaoggetti delle nostre macchine ed erano la base per colonne sonore di viaggi, momenti ed eventi indimenticabili.
Ciascuno si prendeva cura a suo modo di questi oggetti così speciali: chi vi apponeva etichette e chi invece scriveva semplicemente il titolo con un pennarello direttamente sulla cassetta, chi le conservava negli appositi raccoglitori e chi invece le gettava qua e là alla rinfusa. Per non parlare poi dei tanti “interventi di recupero” svolti con penne e matite d’occasione per riavvolgere quelle pellicole che, spesso, sembravano oramai spacciate.
Insomma, tutti sappiamo come le musicassette abbiano svolto un ruolo chiave nel passato di molti tra noi ma pochi sanno quanto potrebbero esser essenziali anche nel nostro presente e, perché no, nel nostro futuro.
Andando ad analizzare quelle che sono le tendenze del settore dei collezionisti, non è raro infatti imbattersi in alcune musicassette che ad oggi rappresentano quanto di più prezioso da ottenere, con diversi appassionati pronti a spendere somme importanti in un attimo per accaparrarsi i pezzi più “golosi”.
Pare infatti che alcune musicassette siano a dir poco di valore oggigiorno, piccoli tesori che possono essere ritrovati, magari per caso, anche in casa propria. Ma che cosa bisogna cercare nel dettaglio? Proviamo a capirlo insieme.
Si stima che nel solo 2020 le vendite delle musicassette abbiano incredibilmente superato le 157mila unità, sintomo inconfondibile di un vero e proprio ritorno di fiamma per questo oggetto iconico degli anni ’80 e ’90.
Alcune tra queste, ovviamente, sono più ambite di altre. A tal proposito non possiamo che citare:
Attenzione però perché alcuni tra questi esemplari non sono certo disponibili a buon mercato: un male per chi vuole acquistare ma un gran bene per chi, al contrario, vorrebbe venderle.
Pare infatti che per i Macintosh Plus e Madonna si possa spendere fino a 1500 euro, mentre nel caso dei dei Buck 65 si arriva a superare i 1700 euro.
I più cari in assoluto sono per proprio loro, Prince e Xero le cui musicassette costano rispettivamente 4000 e 4500 euro.
Questi sono naturalmente solo alcuni esempi di un vero e proprio mercato in costante espansione, destinato senza dubbio a sorprenderci. Iniziamo dunque a scavare tra i vecchi scatoloni, racimoliamo le musicassette di un tempo e poi accendiamo il pc: chissà che non si possa in pochi clic scoprire di avere per le mani un vero e proprio piccolo tesoro.