Nel 2024 puoi toglierti un tatuaggio senza farti male: cosa è la “Tecnica Laser Q-Switched”
La nuova Tecnica Laser Q-Switched è rivoluzionaria e permette di rimuovere un tatuaggio in tutta sicurezza: come funziona.
La tecnica del laser Q-Switched rappresenta una delle innovazioni più significative nel campo della rimozione dei tatuaggi, offrendo una soluzione moderna ed efficace a un problema che riguarda molte persone in tutto il mondo. La scelta di farsi un tatuaggio, spesso presa in gioventù, può diventare un ostacolo in varie situazioni della vita, come l’ingresso in determinate professioni o semplicemente un cambiamento di gusti o di fase personale.
Fino a poco tempo fa, rimuovere un tatuaggio poteva essere un processo doloroso e inefficace, lasciando spesso cicatrici o ustioni e non garantendo la completa eliminazione dei pigmenti colorati. Tuttavia, con l’avvento della tecnologia laser Q-Switched, le cose sono cambiate radicalmente.
Come togliere un tatuaggio con la tecnica Laser Q-Switched
Il laser Q-Switched funziona emettendo impulsi di luce laser a intervalli di nanosecondi, mirati esclusivamente ai pigmenti del tatuaggio. Questo processo, noto come foto-termolisi selettiva, permette di colpire i pigmenti dall’interno, senza danneggiare la pelle circostante. I colori vengono frammentati in particelle microscopiche, che vengono poi assorbite dal corpo in modo naturale. Questa tecnologia è particolarmente efficace per i tatuaggi con inchiostro scuro monocromatico, mentre i pigmenti più chiari richiedono un maggior numero di sedute per essere completamente eliminati.
Prima di sottoporsi a un trattamento con laser Q-Switched, è fondamentale una valutazione medica per determinare l’idoneità del paziente. Infatti, la presenza di ferite sulla pelle, arrossamenti da sole o patologie particolari possono controindicare il trattamento. È importante sapere che la rimozione del tatuaggio non avviene in un’unica seduta. A seconda della dimensione e dei colori del tatuaggio, possono essere necessarie più sedute.
Tatuaggi di piccole dimensioni e monocromatici richiedono meno tempo rispetto a quelli grandi e multicolore. Ogni seduta dura circa mezz’ora, un periodo ottimale per garantire la sicurezza della pelle. Pelli più chiare o delicate possono richiedere sedute più brevi per evitare arrossamenti eccessivi. Tra una seduta e l’altra, si consiglia di lasciar passare almeno tre o quattro settimane, un intervallo che permette alla pelle di recuperare.
Esistono due principali tipi di laser Q-Switched utilizzati nella rimozione dei tatuaggi: il laser ND-yag 1064 e il laser KTP 532. La differenza tra i due risiede nella lunghezza d’onda delle radiazioni emesse e nella durata degli impulsi, il che determina la loro efficacia in base al tipo di pigmento da rimuovere. Il laser ND-yag 1064 è particolarmente efficace per il nero e i colori scuri, mentre il KTP 532 è più indicato per i colori più chiari come il rosso e il giallo.
Un aspetto da considerare è il periodo dell’anno in cui effettuare il trattamento. È preferibile sottoporsi alla rimozione del tatuaggio durante l’autunno o l’inverno, quando la pelle è meno esposta al sole. Dopo ogni seduta, la pelle può risultare irritata e presentare rossori o piccoli lividi, condizioni transitorie che si risolvono in pochi giorni. In caso di pelle particolarmente delicata, il medico può consigliare l’uso di creme lenitive per accelerare la guarigione e ridurre il disagio.