Pubblicità occulta al Festival di Sanremo: Codacons denuncia Tony Effe e la Rai

Il Festival di Sanremo non smette di far parlare di sé, specialmente in questo 2025. Al centro della polemica, la recente scelta di Tony Effe di indossare una collana inopportuna durante il Dopofestival e nella green room di Radio2. Questo atto non è passato inosservato, tanto che il Codacons ha deciso di presentare un esposto all’Autorità per le comunicazioni , chiedendo una sanzione significativa sia per il rapper che per la Rai, per presunta violazione delle normative contro la pubblicità occulta.

La denuncia di Codacons sull’uso della collana

Il Codacons ha evidenziato come il gesto di Tony Effe rappresenti una violazione evidente degli accordi stipulati dagli artisti, i quali si impegnano a non promuovere marchi commerciali durante il Festival. In una nota ufficiale, l’organizzazione ha riportato le dichiarazioni del vicedirettore dell’Intrattenimento Prime Time della Rai, Claudio Fasulo, che ha confermato la violazione. Questo tipo di pubblicità sotterranea danneggia milioni di telespettatori, costretti a subire messaggi promozionali non dichiarati. Pertanto, il Codacons ha annunciato che domani presenterà formalmente l’esposto, auspicando una risposta severa da parte dell’Agcom.

Influenza dei social e pratiche commerciali scorrette

Oltre alla denuncia per l’uso della collana, il Codacons ha evidenziato un’altra irregolarità che riguarderebbe il Festival di Sanremo. In particolare, l’associazione ha segnalato l’attività di alcune influencer sui social network che, con il loro grande seguito, invitano gli utenti a votare per determinati artisti a discapito di altri. Questa pratica è considerata problematica, in special modo considerando le recenti modifiche al regolamento di Sanremo che danno maggior peso al televoto.

L’influenza di figure come Giulia De Lellis, che promuove attivamente Tony Effe sui social, solleva interrogativi sui principi di leale concorrenza. L’associazione sostiene che se un concorrente beneficia di voti scalati grazie ai suggerimenti esterni di influencer, si creerebbe un ambiente di competizione distorta, contraria ai principi fissati dall’art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

Richieste specifiche del Codacons all’Agcom e alla Rai

Il Codacons ha non solo chiesto all’Agcom di verificare la correttezza della gestione del televoto, ma anche di adottare misure che garantiscano la trasparenza e l’imparzialità della competizione. In particolare, l’associazione propone di creare linee guida specifiche per il televoto nei programmi nazionali, così da evitare distorsioni legate a campagne promozionali o interessi privati.

In aggiunta, è stata richiesta una verifica interna da parte della Commissione di Vigilanza Rai riguardante se le modifiche recenti al regolamento siano coerenti con i principi di correttezza e imparzialità previsti dal Contratto di Servizio. Il Codacons ha anche avviato un dialogo con la Direzione Generale Rai, proponendo l’implementazione di un regolamento che limiti l’influenza di campagne esterne sul processo di televoto. Questo monitoraggio sistematico per rilevare comportamenti sospetti nel voto potrebbe servire a preservare la genuinità della competizione.

Conclusioni sul caso di Sanremo e la gestione del televoto

La questione della trasparenza nel televoto e l’impatto delle influencer sul Festival di Sanremo resta quindi aperta. Il Codacons ha posto l’accento su problematiche rilevanti che potrebbero influenzare il futuro del festival stesso e la sua credibilità. Le autorità sono ora chiamate a valutare e chiarire se le attuali pratiche costituiscano forme di pubblicità occulta o libertà d’azione per gli artisti e le figure pubbliche coinvolte. I prossimi sviluppi potrebbero portare a cambiamenti significativi nella gestione di eventi simili in futuro, evidenziando l’importanza di regole chiare e di un controllo attento sull’influenza dei social media nel mondo della musica.

Published by
Omar Furgi