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Sindaci del napoletano sotto assedio social per la scelta di tenere aperte le scuole

Negli ultimi giorni, una serie di episodi ha sollevato un acceso dibattito in merito alla decisione di alcuni sindaci del Napoletano di mantenere aperte le scuole nonostante l’allerta gialla emessa dalla Protezione Civile. Questo ha portato a una vera e propria tempesta di insulti sui social contro gli amministratori locali, suscitando preoccupazione e indignazione da parte delle istituzioni. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha definito tali comportamenti come “intollerabili”, evidenziando l’importanza di una condotta civile e rispettosa.

La decisione dei sindaci di tenere aperte le scuole

Il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, è stato il primo a comunicare attraverso i social la decisione di mantenere le scuole aperte. Questa scelta, condivisa da altri sindaci della penisola sorrentina e dell’area vesuviana, si è scontrata con la chiusura di istituti in altre parti della Campania, dove il maltempo era considerato insufficiente a garantire la sicurezza degli studenti. Zinno ha sottolineato che la decisione è stata presa in base al monitoraggio delle condizioni climatiche e senza riscontrare criticità tali da giustificare una chiusura. Tuttavia, questa scelta ha scatenato una reazione virulenta da parte di numerosi studenti, molti dei quali minorenni, che hanno sfruttato i social per esprimere la loro rabbia con insulti e frasi offensive.

L’atteggiamento dei ragazzi ha colto di sorpresa non solo Zinno, ma anche altri sindaci che si sono trovati nel mirino della critica, reiterando l’importanza di mantenere aperte le scuole per garantire agli studenti un’educazione continua. Zinno ha ben evidenziato la questione della responsabilità degli adulti nel monitorare le attività online dei giovani, sottolineando la necessità di un’educazione che promuova il rispetto.

Le reazioni agli insulti sui social

La reazione ai messaggi di odio e insulti ricevuti ha suscitato una forte risposta da parte di Zinno, il quale ha deciso di non limitarsi a ignorare gli attacchi, ma di agire. Nel suo post su Facebook, ha infatti dichiarato che sarebbe stato suo compito inoltrare i messaggi più offensivi alle autorità competenti, inclusi i dirigenti scolastici. La proposta di un intervento educativo è fondamentale, e sottolinea la responsabilità della comunità nel fornire un ambiente sicuro e rispettoso per i giovani.

Anche il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajiuto, ha espresso vicinanza a Zinno, definendo gli insulti una “vergognosa campagna di odio”. La sua dichiarazione riflette una preoccupazione condivisa tra i sindaci dell’area vesuviana, i quali ritengono che le chiusure scolastiche generate da eventi meteorologici dovrebbero essere decise con criterio e consultazione. Buonajiuto ha aggiunto che gli attacchi dimostrano la necessità di mantenere le scuole aperte, affinché gli studenti possano continuare a imparare e crescere in un contesto protetto.

L’intervento del prefetto di Napoli

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha preso la parola chiarendo la posizione delle autorità locali riguardo alla condotta dei sindaci. Ha ribadito che, quando le scuole sono ritenute sicure per la frequenza, gli studenti dovrebbero recarsi in aula. L’intervento del prefetto ha posto l’accento sulla legalità e sul dovere civico di frequentare le lezioni, considerando che la decisione di tenere aperti gli istituti era stata adottata con responsabilità.

La situazione evidenzia non solo il malcontento tra i giovani riguardo a decisioni amministrative, ma anche una riflessione sulla necessità di un comportamento rispettoso, sia online che offline. La speranza è che situazioni simili possano portare a una discussione più ampia su come educare le nuove generazioni all’uso responsabile dei social e al rispetto delle figure istituzionali.

La vicenda ha aperto un’importante riflessione sul ruolo degli amministratori locali e l’importanza di mantenere un dialogo costruttivo tra comunità e istituzioni. La strada da percorrere resta lunga, ma gli sviluppi sono seguiti con attenzione, nella speranza di trovare soluzioni condivise e costruttive.

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